lunedì 3 luglio 2006

HOLIDAY
Ogni periodo dell’anno è caratterizzato da domande scontate e banali, sempre una valida alternativa al classico “come stai?” che si pronuncia vedendo un soci. A carnevale chiediamo da che ci si veste (“quest’anno voglio cambiare e vestirmi da diavoletto”, wow! Originalona!), verso la fine dell’anno ci chiediamo dove si passerà la notte dell’ultimo e poi va quasi sempre a finire che si improvvisa il tutto all’ultimo momento e si va a finire nei soliti posti. In questi giorni la domanda di rito è “dove vai in vacanza? Anche qui risposte standard “meeeeega, andiamo a Ricc (Riccione n.d.r.), ci sono un fottio di disco e conosco il boss polacco che gestisce “l’imperial”, non vedo l’ora di smascellarmi”.
Altri ancora fanno vacanze più ricercate, come quei ragazzi un po’ robusti che vanno in quelle vacanze lager dove per tre mesi ti fanno sudare sangue. “azz, son passato da 102 a 100,5 kg in tre settimane, sono sulla giusta strada”. Una settimana dopo probabilmente il prode eroe avrà già riacquistato la mole e messa su dell’altra, ma tant’è. Iin queste vacanze nascono pure i famosi amori impossibili dove gente di Palermo si mette con gente di Vladivostock, e poi al momento dell’addio si soffre ancora di più e ci si mette a mangiare per la disperazione

Ultimo tipo di vacanza che prendo in considerazione è quella che fanno i giovani chierichetti. Per lo più non si tratta di vere e proprie vacanze ma di gite. “era mega bello” mi racconta Sabine “siamo andati alla swiss miniature. Già sul bus cantavamo canzoni accompagnati dalla chitarra di don Angelo sullo stile “se sei felice tu lo sai batti le mani…..”. Alla sera poi ci divertavamo un sacco a guardare Stanlio e Olio, e poi il Maurice (il ribelle del gruppo n.d.r.) beveva i mezzi di coca d’un fiato e faceva dei super rutti, che ridere, mi faceva male la pancia a furia di ridere”. Probabilmente sono ancora quest’ultimi a divertirsi di più, beata spensierata gioventù. Ma i giovani del giorno d’oggi si accontentano ancora di queste cose?

E tu? Che esperienze porti?

9 commenti:

Lazy Tiz ha detto...

hai dimenticato le gite in montagna con tanto di pranzo al sacco organizzate per fare un po di movimento fisico.... e poi ci si ferma dopo un chilometro a far fuori i panini e si torna indietro.

Anonimo ha detto...

Uh? L'importante é che ci vedano andare via in tenuta sportiva e che ci vedano tornare molto più tardi magari anche un po' sudati (non dovrebbe essere un problema dato che non ho l'aria condizionata in macchina)

Anonimo ha detto...

hai dimenticato le gite in bus organizzate con visita a più cantine, assaggio vini e prodotti locali e poi quando sei bello ubriaco ti vendono di tutto: dalle padelle per cucinare i piselli ai materassi anti forfora... e non ditemi che i vostri nonni non ci sono mai andati!

Anonimo ha detto...

Non male Lomba, con te e spg verrei volentieri a fare visite simili

Anonimo ha detto...

Com'è che ogni volta che mi fanno venire in mente i vecchi tempi l'unica cosa che mi ricordo è proprio schivare i ricordi? Non me la son goduta così tanto la mia giovinezza. Sì, per carità le gite con la scuola a vedere l'acquedotto comunale erano le migliori, e di risate col mal di pancia ne ho fatte! Ma.... Tristezza. Riesco a godermela più oggi che ai tempi. Mi sto un po' rifacendo, per quanto possibile. Oggi anche a una gita in bus insieme a degli arzilli vecchietti potrei a tirar fuori il lato bello dell'evento.
Per fortuna ci siete voi a farmi vedere quei periodi con occhi diversi. Oggi si vede tutto più magico e bello. Ma chissà se lo era davvero? Eravate davvero così spensierati da giovini?

Beata gioventù.

E poi col tempo capisci anche che tornare bambini ogni tanto è necessario. Si affrontano meglio le situazioni. Uh, che saggièz.. basta basta.

Saluti.
L.g

Anonimo ha detto...

Ma da piccoli un'eventuale gita alle cantine era sprecata, ce ne fregava ben poco dei distillati ma più importante era inciuciare con qualche compagna, le gite erano famose per quello, io non cuccavo e non mi godevo neppure il vino, ora come ora almeno il vino so che me lo godrei. Siamo forse già nella famosa crisi di mezza età?

.::JoSePhIne::. ha detto...

Concordo con te... le gite scolastiche servivano a collezionare trionfi di cui vantarsi con le amiche: nel limite d'età, ovviamente..
Era davvero divertente.

Lazy Tiz ha detto...

io invece mi godevo il vino e non cuccavo un cazzo.
non sono cambiato molto negli anni...

Anonimo ha detto...

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