mercoledì 27 giugno 2007

ALCUNE croci rossocrociate: AVS e cassa malati

È la nuova croce elvetica, sgobbiamo una vita per poi non essere sicuri di prenderla, non é l'aviaria o la fidanzatina in Sudamerica ma l'AVS.

Il geniale Pascal Couchepin (Pascalotto) ha già trovato brillanti soluzioni al problema, andare in pensione a 80 anni, oppure il giorno prima in cui intendiamo morire. Spero che il buon Pascalotto dia almeno l'esempio...mi viene in mente la canzone di Ron che vinse San Remo anni fa, propongo una nuova versione (clicca sull' immagine per ingrandire)


Altra piaga sono i premi della cassa malati, prezzi esorbitanti che lievitano col passare del tempo...ma facciamo due calcoli, mettiamo un premio di cassa malati standard: 400.- al mese per 12 mesi = 4800.- all'anno per 45 (mettiamo di pagare i premi fino al giorno che andiamo in pensione, Pascalotto permettendo) = 216.000.- in una vita (!!!).

Ma con tutti questi soldi perché appena pensionati non andiamo a vivere direttamente in ospedale?
Con tutti i soldi che abbiamo pagato alla cassa malati (operazioni e interventi importanti permettendo)per quanto tempo potremmo goderci ostriche e champagne portateci da lussuriose infermierine?
Costo di un giorno all'ospedale: 350.- ne conviene che 216.000.-/350.- = 617 giorni in ospedale = 1,7 anni; e ci restiamo anche se non abbiamo nessuna malattia (facendo le corna) e se poi ci ammaliamo no problem, siamo già nel posto giusto.

Dai Pascalotto, 1,7 anni di AVS da versare in meno al contribuente, scommetto che nemmeno te, da quella vecchia volpe geniale che sei, saresti mai arrivato a tanto!

Ossequi Pascalotto

Tuo umile suddito
Syd779

3 commenti:

.::JoSePhIne::. ha detto...

Caro il mio civico Syd, concordo con te su tutta la linea, i costi che ci addossiamo sono davvero esorbitanti e come dici tu, le prestazioni che riceviamo a volte possono ben definirsi fantasma. Va anche detto per le casse malati che, per esempio nel mio caso, sono stata fortunata: l'assicurazione di cui dispongo è sicuramente cara come il fuoco, ma quando ho avuto bisogno più che per la semplice visita medica non ho avuto il benchè minimo problema. Di questo sono soddisfatta perchè ritengo che i miei soldi, sebbene molti, siano spesi e ricompensati, sia dal punto di vista di prestazioni che di assistenza personale e sanitaria. Alcune però fanno pagare spropositi e non ti pagano un nonnulla. Per questo a mio avviso, bisogna drizzare le antennine su franchigia e complementari, ma soprattutto guardarsi in giro e valutare altre offerte per le prestazioni che più si addicono al nostro caso.

per invece l'AVS, no comment, ormai ci tocca farci pure un'assicurazione come privati per essere sicuri di non andare alla mensa dei poveri quando avremo 65-70 anni.

Mi piace quando ti ci metti d'impegno nelle questioni politiche del nostro paese, hai delle ottime argomentazini. vota syd!

Anonimo ha detto...

...é vero, per fortuna c'é la cassa malati, io non mi affretterei a ringraziarli se mi pagano le spese d'ospedale, io ho pagato, e non poco, per il loro aiuto.

Grazie cmq per il commento é come una bacchettata ai cavalli da corsa per spronarli nel rush finale

Unknown ha detto...

Non lamentiamoci troppo,ho visto di persona in altri paesi come funziona il sistema sociosanitario,il sistema assicurativo e via dicendo,quelli sono messi male,basta buttare già solo un occhio al di la della ramina per farsi un idea,anzi uno sguardo non un occhio se no lo prendono e lo rivendono al mercato nero...