lunedì 21 luglio 2008

Airö tücc bogia

Dedicato agli airolesi: noi che credevamo di discendere direttamente dai tre padri della patria fuori al praticello del Rütli, ebbene lasciate che vi metta almeno un dubbio: e se fossimo invece tutti quanti terroni?

Infatti tra le famiglie nobiliari siciliane c'é anche una certa Airolo o Airola:

"È originaria di Genova e passò in Messina dove godette nobiltà nel sec. XVI (secondo il Galluppi). (Messina, mia Madran!!! n.d.r.)

Arma: d’azzurro, alla quercia al naturale, nodrita sopra un terreno dello stesso, sinistrata dal leone d’oro, rampante contro il tronco."
(fonte:biblioteca centrale della regione Sicilia)

Lo stemma della famiglia poi non vi ricorda vagamente quello del comune?




Altro che "taiéda, polenta e lécc, qui si va di melinciane, arancine e scacce.












Picciotti, siam tutti terroni!!!

9 commenti:

L.G. ha detto...

Ho il sorriso mooolto, molto, molto compiaciuto. Tanto che potrei mettermi a scrivere in dialetto siculo, ma mi limito a ringraziarti di aver fatto questa ricerca curiosa e esserti addentrato in territori a me vicini, ma che tu non consideravi abbastanza (un sito ufficiale della Sicilia addirittura!). Airolo-Sicilia, tutte le strade portano a Roma, o a Messina...

Bacio le mani a Vossìa, s'abbenedica.

Anonimo ha detto...

e bravo syd, questa mi piace come ricerca ma non hai studiato abbastanza i terroni non vengono dalla sicilia i suoi abitanti sono i siculi.Quindi state tutti siculi li x airolo, altro che panetun un bel canolo x natale.
hehe ciao

Anonimo ha detto...

Azz ma se voi siete terroni nümm chi semm??? o_O

davide ha detto...

gnié da metal lé chél pasctrügn iö con u sctema d'Airö!! io come me medesimo WTF queste cose!! ognuno dovrebbe collaborare al meglio per il bene del paese, enchia sle mia u navot du Tell!! Salutammo vecc..

Anonimo ha detto...

eh, sto imparando qualcosa, ma allora i terroni sarebbero quelli da Napoli fino a Reggio Calabria? Comunque ai siciliani manca il mio vero amore culinario: la mozzarella di bufala, massimo rispetto per le granite, un po' meno per l'insalata di polipo.

Per la cronaca i leventinesi sono chiamati i "picapörsc", non ci sarebbe da vantarsene dell'appellativo ma io invece un po' me ne vanto. A ognuno il suo e come dice bene Davide "ognuno deve collaborare per il bene del paese, anche se non discende direttamente dal Guglielmo nazionale.

Salutammo di nuovo

Anonimo ha detto...

ah individua, voi Africa ;)

L.G. ha detto...

Peccato, se facevamo una grigliata avrei portato un po' di milinciane alla menta e acìtu o alla parmiggiana, la caponatina di olive e come dolce 'na cassata e du' cannulicchi coi chicchi di cioccolato e ciiiiiiegie candite. Ma siccome credo che hai già fatto il pieno e non apprezzi, allora solo dei volgarissimi stuzzichini col pane dei toast..... E salame. E niente granita. Tiè!

Anonimo ha detto...

acitu e onlio? Cannulicchi da fumà, si er cioccolato é mejo della porra.
Per la granita ne riparliamo....ma le sai preparare veramente tutte queste cose?

L.G. ha detto...

Che cce vo'? con l'aiuto di mamma alcune cose, che sennò mi perdo! Non sono ancora un'esperta!

E la granita occhio che sta per finire, l'ha fatta mammà coi limoni di gggiù che li ha presi st'anno in primavera!

Quanti segreti culinari ho ancora da imparare da ELLA!