Settimana IV: My Roots
13.06.07
È mercoledì mattina, sono alla frutta, oggi a mezzogiorno levo le tende dalla pseudo caserma. Visto che il tempo sembra clemente decido di prendermela con comodo per il ritorno. Decido dunque di andare a visitare il mio villaggio d’attinenza che non ho mai visitato e che si trova quasi sulla strada del ritorno: Lütschental.
Non ho grandi aspettative riguardo a ciò che troverò in paese, so che non ci sono bettole e non esistono cartoline di Lütschental, azz, ci sono cartoline di Bodio ed esistono bettole persino sotto i ghiacciai, la cosa mi spaventa ed incuriosisce allo stesso tempo.
Entro in paese con la mia Polo e ne esco praticamente subito, il paese è un gruppuscolo di stalle e casette tipiche dell’Oberland.
Posteggio e faccio il giro del paese a piedi, ci metto un attimo ma cerco di scattare qualche foto significativa anche se l’impresa è ardua come si vede dalle immagini che pubblico. Contrariamente a quanto riferitomi da Adrian Zbären esiste una bettola, chiusa di martedì e mercoledì naturalmente. Azz, se ritornerò tra altri 29 anni devo ricordarmi di questo basilare dettaglio.
Sconfortato torno alla macchina e mi rimetto in moto per il Ticino, tra me e me rimugino, la visita non mi ha completamente soddisfatto, mi sono limitato ad osservare la struttura ma non ho indagato sulla storia del luogo. Faccio una inversione a U e vado alla ricerca di qualche abitante per porgli qualche domanda.
Vedo due donne intente a stendere i panni, mi fermo. Le due sembrano perplesse, una poi si avvicina; le spiego che sono venuto a fare e le mostro la mia carta d’identità. La donna sembra impacciata e non ha idea di cosa raccontarmi, in quel mentre giunge una Harley Davidson, la donna appena la vede la ferma, “chiedi a lui, chiedi a lui, lui è la persona giusta”, sembra ben felice di togliersi la mia ingombrante presenza, pare stia passando la classica patata bollente a qualcun’ altro.
Il centauro si toglie il casco e gli occhialini scuri, guarda la carta d’identità e poi stupito mi osserva dall’alto al basso. Questo centauro sulla sessantina altri non é che il sindaco di Lütschental: Paul Häsler-Wyss. Mi invita a casa sua.
Scopro che è l’ultimo Häsler del paese, lo stesso cognome che ho avuto io fino a 18 anni, sicuramente siamo parenti ma non riusciamo a trovare il collegamento nei nostri alberi genealogici.
Gli chiedo qualcosa sul paese, se c’è o c’è stato un Guglielmo Tell locale, gli chiedo che è successo di rilevante dal neolitico fino ad oggi.
Le risposte non sono eccitantissime, l’unico evento degno di nota del paese è il crollo del ponte avvenuto 2 anni or sono a causa delle forti precipitazioni (allegria! clicca qui per vedere le foto dei danni causati dall'alluvione) e di personaggi famosi c’è stato un consigliere nazionale che aveva genitori originari del luogo. È tutto.
Il vero e unico spettacolo di Lütschental, le piante rampicanti che avvolgono la centrale idroelettrica
Quando ero entrato in macchina nel paese mi ero fatto una certa idea del posto: Lütschental è sulla strada che porta alla ben più nota cittadina turistica di Grindenwald, Lütschental è quindi un paese di transito e nessuno caga il paesello, tutti ci passano semplicemente per andare a Grindenwald, un po’come quelli che transitano e ignorano Bellinzona per recarsi al famigerato Motel di Castione.
Paul vorrebbe raccontarmi qualcosa in più ma la realtà dei fatti è che non c’e nulla di bello da raccontare, se apre bocca riesce solo a dire cose che mi intristiscono: l’alluvione, il paese che si svuota (oggi 250 abitanti), il sole che sparisce per tre mesi l’anno, l’assenza della posta e di negozi di alimentari presenti fino a pochi anni prima. Improvvisamente inizia a piovere, ringrazio per l’ospitalità e lascio Lütschental in pieno nubifragio.
Malgrado tutte le carenze a Lütschental affondano le mie radici, e non fa niente se non troverò l’ultimo CD dei Queens of the Stone Age o un litro di latte, Lütschental è un paese fermo nel tempo, scarno e povero e a me va bene così
Syd779
6 commenti:
è...quasi commovente! sul serio!
peccato che non si vedono le foto...
Dovresti candidarti come successore di Eros Costantini!
...non so che cazzo é successo con le foto, non sono un granché ma danno l'idea di dove sono andato a finire e da che buco discendo. Grazie per il paragone con l'Eros, l'ho sempre trovato frizzante e mai banale
lo trovo un posticino romantico e carino, alla svizzera, adoro questi paeselli sparsi per il nostro paesello. Non sapevo che le tue origini fossero di laddove... wow! intercantonal!
bel posto. sei a casa definitivamente ora? baci :o)
Bello...
È giusto voler sapere da dove veniamo...
Ci aiuta a capire dove stiamo andando...
Un bacio a Lüschental
Cazzo devo assolutamente imparare il tedesco e trasferirmi la,non sto assolutamente scherzando!!!Mi puoi dare lezioni private Syd?(Anche se non sono una bella gnocca...?)
....non é che sia un maestro del tedesco, so le basi e dire le cose più importanti: "eine stange bitte".
Cmq sono a tua disposizione.
Certe volte andiamo a cercare lontano posti così esclusivi e chissà che altro quando qui in Svizzera ci sono posti che meritano di essere visitati (non intendo Lütschental neh?)
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